Da una discussione fra amici è sorto un problema a cui non avevo dato troppa importanza fino a quel momento.
Si parlava appunto di vari argomenti supportati da idee ed opinioni quando ad un certo punto mi sono accorto che le due parole venivano usate indistintamente per indicare lo stesso concetto come se non ci fosse alcuna differenza.
Allora ho fatto notare che se ci sono due parole distinte anche il loro significato si deve riferire a due cose distinte. A questo punto non restava altro che analizzare le due parole e i loro relativi significati per capirne quale uso corretto era giusto farne.
Ho sostenuto sin dall’inizio che un’idea in quanto tale è frutto del pensiero che la genera, quindi in qualche modo una sorta di creazione che si concretizza intorno ad un concetto.
L’idea viene poi sottoposta ad un ragionamento che serve a valutarne la veridicità e la validità per far sì che sia coerente con il concetto che il pensiero vuole esprimere. Se questo processo non trova ostacoli o obiezioni ne scaturisce un punto di vista che in quel momento viene soggettivato trasformando l’idea in opinione.
Questa spiegazione non è stata molto convincente perché mi si è obiettato che le opinioni possono cambiare così come possono cambiare le idee e quindi in qualche modo sia le une che le altre si trovano sullo stesso piano. A mio favore ha giocato però il fatto che veniva riconosciuta la temporalità del processo e cioè che le opinioni avevano origine in una fase successiva alle idee tanto che, sostenevo, per una stessa idea si possono avere opinioni diverse, mentre non è vero il contrario. Facevo inoltre notare che il fatto di confondere o meglio di usare indifferentemente le due parole non fosse altro che il risultato di una errata abitudine ad esprimersi nel linguaggio corrente proprio per la scarsa conoscenza dei due diversi significati.
Inoltre aggiungevo che, più spesso di quanto avviene per un’idea, l’opinione tende a radicalizzarsi poiché frutto della soggettivazione di chi la fa propria. Questa radicalizzazione del tutto personale si pone poi come un limite al dialogo giacché le idee possono essere discusse mentre tendenzialmente le opinioni vengono imposte a sostegno delle proprie argomentazioni.
Un ulteriore aspetto insito nell’opinione è che, essendo utilizzata a sostegno delle proprie argomentazioni, assume anche la conformazione di giudizio. L’opinione quindi si scorpora dal concetto di idea per trasformarsi in una sorta di giudizio o pregiudizio personale fino al punto di essere usata anche per stravolgere il senso e il significato dell’idea da cui aveva avuto origine per soppiantarla con un’idea simile se non addirittura diversa.
In altre parole la differenziazione tra idee e opinioni consiste nel fatto che mentre le idee scaturiscono dalla riflessione, sia essa di carattere filosofico scientifico religioso o altro, cioè qualcosa riconducibile a un pensiero creativo, le opinioni invece sono solo considerazioni di carattere personale su qualcosa di già esistente o più comunemente oggetto di critica come spesso accade nel commentare fatti persone o cose.
Con un principio analogo si potrebbe dedurre che la stessa differenziazione tra idee e opinioni può essere fatta tra artista e critico d’arte.
L’artista crea qualcosa che nasce da una sua idea, mentre il critico interpreta l’opera esprimendo una sua opinione.
27-10-2016