Segnali inequivocabili del momento storico attuale mi fanno pensare che civiltà e progresso non vanno di pari passo. La parola civiltà può essere interpretata in vari modi e adattata a situazioni diverse. Generalmente per civiltà si intende quell’insieme di interessi sociali, economici, materiali e spirituali che caratterizzano un determinato popolo in una determinata epoca. Infatti la parola deriva dal latino civilitas la cui radice è cives (cittadini) che abitano la civitas (città). È quindi facilmente intuibile che la civiltà di un popolo è fondamentalmente legata alla sua cultura poiché tutto ciò che ne consegue in termini materiali, economici, spirituali, sociali, filosofici e via dicendo, dipende quasi esclusivamente dalla cultura del popolo. Lo sviluppo di ciascuno di questi settori, inteso come evoluzione delle conoscenze acquisite dovrebbe dar luogo a quello che comunemente viene definito progresso (pro-grĕdi=avanzare per gradi).
Sembra invece che per ragioni diverse, in questa nostra epoca si tenda a considerare progresso quasi esclusivamente quello tecnologico giacché sembra essere l’unico settore in cui le sperimentazioni, le innovazioni, il perfezionamento di conoscenze note e la scoperta di nuove nozioni si susseguono con una velocità sbalorditiva mentre tutte le altre conoscenze umanistiche vengono ignorate e irrimediabilmente abbandonate. È infatti innegabile che, contrariamente a quanto avviene per la tecnologia, tutte le altre attività umane sembrano apparentemente sedimentate in una sorta di melma, come affossate in sabbie mobili che immobilizzano ogni possibilità di sviluppo sociale, spirituale, filosofico, culturale e finanche economico se si pensa alle indescrivibili disuguaglianze in questo senso all’interno di una stessa società. Quindi se da un lato abbiamo un progresso tecnologico in continua evoluzione dall’altro assistiamo ad un appiattimento culturale di proporzioni tali da poter affermare che in questa nostra epoca non solo non si hanno più segnali di civiltà ma addirittura si tende ad una drammatica involuzione di essa tanto da mettere fortemente in discussione la sua reale esistenza.
02-06-2017